Cercavo la luce, un’introvabile
alba feconda di memorie e di futuro.
L’ho invocata dagli antri bui della mente,
sprofondata in tortuose riflessioni,
nella notte di ogni notte;
ho varcato confini,
territori inesplorati,
fino a che, inattesa,
non è sgorgata fulgida
dalle feconde mammelle
di ogni essere.
E ho ripreso la vita.
Maria Teresa Urbanelli
La luce passa
RispondiEliminainarrestata
attraverso una lacrima
mista dei nostri umori
uscita da un passato che
indelebile e flurorescente
irradia nostalgie.