martedì 17 giugno 2014

Parole, tante, per Marisa Marconi: Carlo Melloni e fra' Giancarlo Mandolini


In nome di Francesco. 
L'opera: "Francesco lascia le agiatezze, i suoi abiti e denari scegliendo il silenzio e la meditazione".

"La luce che trafigge la notte nei dipinti di Marisa Marconi sceglie percorsi orientati da una gnosi del tutto personale, che ricostruisce tracce di una memoria sfilacciata dalle molte contaminazioni iconografiche e, tuttavia ne coglie le notazioni salienti. Notazioni di cui l'artista si riappropria dell'istante nella sua pregnanza assoluta, ma nella resa pittorica permangono allo stato larvale di una realtà palpabile eppure sfuggente, epifanie indecifrabili eppure congeniali stupefazione agonistica di chi guarda, miraggi di un presente di cui si attende il desiderato disvelamento".

Carlo Melloni

L'autrice si rifà all'episodio concertante in cui Francesco consegna al padre Pietro di Bernardone, tutto ciò che aveva avuto da lui e rimane completamente nudo dinanzi alla folla, dichiarando: "D'ora in poi invocherò solo: Padre nostro che sei nei cieli". La base della composizione è completamente nera; all'interno si trovano due materializzazioni bianche che, gridando, escono fuori dal nero. In basso Francesco si scorporizza facendo cadere a terra la materia, quasi quantificandola in denari. Inoltre si può intravedere una forte tensione di Francesco verso l'alto, verso il Padre celeste il quale sembra abbracciare il nuovo figlio. le due materializzazioni vengono raffinate e spiritualizzate con la tecnica dell'aerografo.

frà Giancarlo Mandolini

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